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Forse non tutti sanno che per ottenere il file Mobi si può, e nella maggior parte dei casi accade così, partire dal formato ePub del libro e convertirlo, con i tool messi a disposizione da Amazon, in Mobi. L’ePub però non ha le stesse caratteristiche del Mobi quindi convertendolo, senza apportare alcune modifiche al file di origine, possono venir meno delle parti essenziali, come il sommario (o indice dei contenuti).
Da piccola credevo che i testi fossero infallibili. Non mi ero mai fermata a pensare che potessero annidarsi degli errori, anche perché spesso ti viene inculcata l’idea che il libro non sbaglia mai. Crescendo mi è capitato di incontrare qualche refuso ed ecco che nasceva in me il dubbio, ricorrevo al dizionario e cerchiavo in rosso. Ma sempre con un certo distacco/timore: “Tu sei il libro e io posso solo limitarmi a leggerti”. Fu sconvolgente e fantastico scoprire che esisteva la figura del correttore di bozze.
Come anticipato dai rumors, la convention Apple del 19 gennaio ha avuto come argomento principale l’editoria scolastica. Ho atteso qualche giorno prima di scrivere un punto della situazione, perché ho preferito documentarmi e osservare le reazioni seguite agli annunci della casa di Cupertino.
Purtroppo l’attesa di molti circa una maggior aderenza di Apple ai nuovi standard dell’ePub 3 è stata delusa e la casa di Cupertino ha invece presentato un nuovo formato proprietario, che si basa sull’ePub 3 ma non è ePub 3.
Nelle specifiche dell’epub 3 si legge anche del supporto di SMIL 3.0. Ma cos’è SMIL e perché è così interessante?
SMIL permette di combinare video, audio, immagini, testo in presentazioni interattive, con un ottimo controllo su layout e sincronizzazione.
Per fare un esempio: avete presente gli ebook che alle parole pronunciate dalla voce narrante fanno seguire “l’illuminazione” delle parole pronunciate? Ecco, anche questo è SMIL.
In attesa di scoprire quali saranno le novità dell’evento Apple indetto per fine gennaio, che pare sarà incentrato totalmente su iBooks, divertiamoci a dare un’occhiata in giro per vedere qualche curiosità applicabile (nella sfera del futuribile) agli ebook.
Apple starebbe preparando un evento per la stampa fissato per fine gennaio a New York. Ancora non ci sono state comunicazioni ufficiali al riguardo ma i rumors si fanno sempre più insistenti: iBooks e iTunes U saranno i protagonisti.
La nuova versione di iBooks ha portato novità anche nell’ambito delle font di sistema del programma. Nella precedente versione il lettore poteva scegliere tra queste font: Baskerville, Cochin, Georgia, Palatino e Times New Roman.
Apple ha rilasciato da pochi giorni un aggiornamento del software di lettura per ebook iBooks. La maggiore novità è rappresentata dalla modalità di lettura notturna che permette di leggere testo bianco su sfondo nero.